Da Budapest e Pisa nuovi spunti per il management dell’innovazione
Giugno è il mese dell’estate, ma quest’anno è stato anche il mese in cui ci sono state ottime occasioni per aprire la mente e ricevere nuovi ottimi spunti!
Si sono appena concluse due tra le più importanti conferenze sull’innovazione a livello mondiale.
ISPIM, International Society for Professional Innovation Management (http://conference.ispim.org/) ha scelto Budapest per riunire circa 500 esperti da 50 diversi Paesi. RnDConf2015, R&D Management Conference (http://www.rnd2015.sssup.it) invece quest’anno si è svolta a Pisa, ospite della Scuola Sant’Anna.
Anche se i due appuntamenti hanno uno scopo differente, in entrambe le situazioni, si sono affrontati problemi pratici riguardo al management dell’innovazione.
Iain Bitran, fondatore di ISPIM e chairman della conferenza ha proposto un evento in cui CTO, R&D Managers e Researchers hanno avuto modo di affrontare in sessioni parallele i problemi caldi nella gestione dell’innovazione in azienda.
Andrea Piccaluga, chairman di RnDConf 2015 ha proposto soluzioni più accademiche agli interrogativi che le funzioni Ricerca&Sviluppo si pongono in azienda. In questo contesto, il paper che abbiamo presentato - TECHNOLOGY ROADMAPPING: integrating technology resources into business decision making. Pirelli Tyre case study - ha riscosso molto successo!
Cosa è emerso da questi due importanti appuntamenti?
Molti i nomi conosciuti che sono intervenuti e moltissimi gli spunti che ci hanno lasciato. Primo su tutti la certezza che il mondo della Ricerca e Sviluppo sta cambiando i suoi paradigmi.
Gary Pisano professore all’Harvard Business School intervenuto a Pisa, ha sottolineato che il compito della funzione Ricerca&Sviluppo non è solo quello di “creare il prodotto innovativo”, ma anche quello di creare “organizational capabilities”. Attenzione quindi alle persone, alle loro competenze e alle loro skills. Attenzione anche alla struttura e all’organizzazione interna della funzione in modo che si possa lavorare meglio e favorire l’innovazione. Ma non solo. Compito della funzione Ricerca&Sviluppo è quello di proporre un nuovo modello di business: estendere sempre più l’innovazione per creare valore. In questa direzione, anche Henry Chesbrough, professore di UC Berkley, ha proposto il nuovo concetto di Open Collaborative Innovation mettendo il focus sulla cultura e incoraggiando i manager alla condivisione, prima di tutto interna, della conoscenza.
Anche i messaggi degli interventi di Budapest mostrano le nuove sfide che si sta ponendo la Ricerca&Sviluppo.
Andy Zynga, CEO di Ninesigma, suggerisce 3 livelli di network (interno, esterno e globale) per sviluppare la creazione di valore per azienda. Sanjay Gupta di T-Systems che ha coniato il nuovo termine “Innolution” per esprimere il concetto di innovazione come la combinazione di evoluzione (qualcosa di naturale e ottimo) e sviluppo (qualcosa di rigoroso e sistematico).
Quindi, quali sono le nuove sfide per la Ricerca&Sviluppo? Quali domande porsi? Eccone alcune
- Come integrare tutte le diverse aree funzionali e geografiche della R&S?
- Quali caratteristiche deve avere una persona di R&S?
- Qual è la struttura organizzativa per favorire l’innovazione?
- Quali strumenti, modelli e metodi per gestire, pianificare, misurare e comunicare l’innovazione?
La vostra azienda sta già affrontando questi interrogativi o altri? Se volete condividerli, inviate i vostri commenti a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e partecipate all’evento del 7 di ottobre presso il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso (vai alla pagina dell’evento).
Tags: Innovazione