Confrontati con noi sui requisiti dell'Innovation Manager
Tra le misure previste dalla legge di Bilancio 2019 – (comma 228-230-231, legge di Bilancio 2019 n°149/18) – vi è il voucher per l’Innovation Manager, misura per la quale il MISE ha stanziato 25 milioni di euro per gli anni 2019, 2020 e 2021. L’obiettivo è sostenere le PMI nell’acquisto delle prestazioni consulenziali di natura specialistica dell’Innovation Manager il cui scopo è favorire e organizzare i processi di innovazione e trasformazione digitale delle aziende.
Quali sono i suoi requisiti?
I principali compiti di questa figura sono:
- selezione dei partner e dei fornitori delegati all’introduzione di nuove tecnologie;
- introduzione in azienda di nuovi processi organizzativi, manageriali, di sviluppo di nuovi prodotti/servizi per favorire il cambiamento in tutti i reparti dell’azienda;
- valutazione dei risultati e gestione del portafoglio di progetti di innovazione.
Il voucher consiste in un contributo a fondo perduto del valore del 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40.000€ per le micro e piccole imprese, del 30% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 25.000€ per le medie imprese e del 50% dei costi sostenuti ed entro un limite massimo complessivo di 80.000€ per le reti di imprese. Affinché sia ammissibile, la consulenza fornita dall’Innovation Manager deve essere contestualizzata nell’ambito di progetti di innovazione tecnologica e trasformazione digitale.
L’Innovation Manager dovrà risultare iscritto in un apposito elenco istituito dal MISE, rispettando alcuni requisiti che verranno definiti da un decreto del Ministro dello Sviluppo Economico.
Diverse sono le discussioni in rete e tra gli esperti del settore in merito alle capacità e alle competenze dell'Innovation Manager: in base ad alcune interviste effettuate dalla Digital Transformation Academy del Politecnico di Milano, un manager dell'innovazione deve avere capacità di leadership e di change management per motivare e spingere al cambiamento superando le resistenze tipiche delle organizzazioni mature.
Spesso gli Innovation Manager si scontrano con la cultura prevalente in azienda: gli ostacoli da superare sono tanti, si va dalla sindrome del “not invented here” al “si è sempre fatto così”. Questione che possiamo certamente confermare e che risulta anche dal Gruppo di Lavoro dedicato all'Innovazione, coordinato da Strategie & Innovazione (consulta l'intero percorso). L'Innovation Manager è colui che riesce anche a stimolare il pensiero creativo e a far esprimere le proprie idee alle persone in un'ottica collaborativa, rilassata e aperta all'innovazione. Sperimentando in prima persona il processo innovativo, può fornire una visione nuova e aprire nuovi orizzonti, al di là dell'azienda e del settore di riferimento.
Oltre alla creatività, la curiosità e l'apertura mentale - condizioni basilari per promuovere e stimolare la ricerca di nuove opportunità - risulta fondamentale la capacità di avere una visione strategica e di scenario, per cogliere gli elementi fondamentali che influenzano il contesto, immaginare o scegliere i trend che avranno un impatto determinante sui mercati in cui l’impresa opera o potrà operare, indicare il ruolo dell’impresa in questa evoluzione e motivare la propria organizzazione ad assumere questo ruolo.
Fonti: Economy Up, Agenda Digitale, Digital4Biz, NovaFund
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Tags: Innovazione Riflessioni