Strumenti e metodi per l'innovazione

La capacità d'innovare e lanciare nuovi prodotti è fondamentale per la competitività di un'azienda. Tuttavia, l'aumento dei costi di Ricerca&Sviluppo e l'incertezza dei risultati spinge sempre di più le aziende a trovare modalità alternative per innovare e per valorizzare i propri sforzi.

Con l'approccio della cosiddetta “Innovazione aperta” (“Open Innovation”, OI), le aziende sviluppano una crescente collaborazione e interazione con partner esterni, da un lato sfruttando le conoscenze interne in mercati diversi da quello d'origine, dall'altro individuando e assorbendo conoscenza esterna per sostenere il processo interno d'innovazione.

Descritto per la prima volta dal Professor Chesbrough come:”a paradigm that assume firms can and should use external idea sas well as internal ideas, and internal and external paths to market, as the firm look to advance their technology”, l'approccio OI migliora il processo di innovazione stimolando le aziende a lavorare “apertamente” per individuare le giuste competenze e i potenziali partner attraverso l'attività di intelligence.OI

In un mondo in cui le conoscenze sono ampiamente distribuite, le aziende non possono permettersi di puntare tutto solo sulla propria ricerca, ma dovrebbero invece aprirsi all'esterno e acquistare processi licenza o invenzioni (cioè brevetti) da altre aziende.
Inoltre, le invenzioni interne non utilizzate dovrebbero essere trasferite all'esterno (ad esempio attraverso licenze, joint ventures o spin-off).

In questo modo l'utilizzo sistematico di questo approccio permette di avere maggiori opportunità innovative e l'integrazione di questa esplorazione con le capacità e le risorse aziendali può creare maggiori opportunità per l'azienda.

Molte aziende promuovono l'utilizzo della Open Innovation, tra queste Procter & Gamble, IBM, InnoCentive e SAS.

 

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