Value Stream Mapping: un aiuto anche all’innovazione radicale?

La VSM (Value Stream Mapping) è lo strumento che identifica le azioni necessarie (roadmap) per arrivare al processo ottimale (“future state”) a partire dalla descrizione della situazione attuale (“current state”).

Durante la mappatura dobbiamo evidenziare le inefficienze e definire un piano di azione per migliorare nel tempo le performance del prodotto/servizio in esame.

valuestreaming

La VSM essenzialmente aiuta a:

  • rappresentare il flusso nella sua globalità, mettendo in evidenza il legame tra le attività svolte, le informazioni ad esso correlate e i risultati conseguiti;
  • fornire un linguaggio comune per comprendere i processi, condividere l’analisi della situazione attuale;
  • evidenziare le inefficienze, le best practice e le opportunità di miglioramento;
  • costituire le basi di un piano di azioni.

Operativamente è utile svolgere l’analisi in modo visivo su un tabellone con l’utilizzo di cartoncini colorati, pennarelli, post-it, evidenziatori…

La Mappa del Valore e il flusso di innovazione incrementale

Vediamo allora a livello operativo come fare per creare una Mappa di Valore; prima di tutto si deve realizzare una “fotografia” della situazione per definire il processo attuale. Significa mappare il processo, individuare gli indicatori, misurare le performance direttamente sul campo, individuare le attività che non generano valore e le problematiche del processo.

Per fare questo esistono molti strumenti e modelli che possono essere applicati. Secondo la nostra esperienza sono due i principali:

  • Roadmapping: prefigurarsi una “strada” da perseguire per raggiungere un obiettivo considerando le risorse e gli attori coinvolti e da coinvolgere
  • Analisi funzionale: scomporre ogni fase e analizzare ogni componente per cercare una sempre maggiore efficienza nel raggiungimento dell’obiettivo prefisso

In modo pratico…

Pensiamo a un prodotto o servizio che non sta portando risultati sul mercato come vorremmo. Come è possibile affrontare il problema applicando i concetti della VSM?

  1. Costituzione di un team di lavoro interfunzionale (task force)
  2. Analisi delle performance del prodotto/servizio dal punto di vista di ciascun membro del gruppo di lavoro (analisi interna)
  3. Raccolta e analisi delle informazioni di contesto: macrotrend, contesto competitivo, voice of customer (analisi esterna)
  4. Analisi del flusso interno/esterno a cui è sottoposto il prodotto/servizio in modo da ottenere una mappa dettagliata dello stato attuale. L’analisi viene svolta applicando gli strumenti e i modelli propri del VSM.

Una volta effettuata l’analisi della situazione attuale dobbiamo pensare a tutte le possibili soluzioni per migliorare e disegnare quindi il processo ottimale.

Ciò significa:

  • individuare le modifiche che possono migliorare le performance del processo (eliminazione attività a non valore aggiunto, semplificare il flusso informativo). Il ruolo dell’Information Technology è fondamentale nel rendere esecutivo il processo;
  • valutare gli impatti organizzativi e tecnologici dovuti all’implementazione del processo ottimale;
  • definire il piano d’azione per migliorare le inefficienze nel breve e nel medio-lungo termine.

 

Si può parlare di VSM anche per l’innovazione radicale?

Applicare i concetti esposti fino a qui all’innovazione radicale è certamente possibile adottando qualche piccolo accorgimento in quanto non si parte da un prodotto esistente ma si vuole “creare” qualcosa di nuovo.

In questo caso il consiglio è partire dal Roadmapping in modo da prefigurarsi quella che sarà la mappa del valore da percorrere.

A questo punto, applicando i concetti dell’analisi funzionale è possibile trasformare i “bisogni” identificati attraverso l’analisi dei macrotrend, del contesto competitivo e della VOC in requisiti di prodotto.

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