"Meglio curiosi che intelligenti" - Lapis&Notes 10/2022

curiosi

“Meglio curiosi che intelligenti”, A.Giannone, 2022

8 curiosi che hanno cambiato il mondo e come puoi farlo anche tu

L’intelligenza di per sé non ha nulla di speciale, fa parte della natura intrinseca degli esseri umani: il nostro cervello si è sviluppato perché potessimo adattarci, sopravvivere, comunicare con gli altri e svolgere tutta una serie di azioni per sopravvivere. Cos’è quindi che rende speciali scienziati, artisti e inventori?

Al via i gruppi di lavoro 2017-2018

 

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I risultati della ricerca 2016-2017, presentati nella giornata Gestire e Misurare l'innovazione dello scorso 4 ottobre, hanno evidenziato che per le aziende questo è il momento della riflessione: tante informazioni, tanti modelli, tante idee e poco tempo a disposizione chiamano all’efficienza e alla sistematizzazione delle attività legate all’innovazione.

Per supportare le aziende nella riflessione, Strategie&Innovazione ha organizzato alcuni gruppi di lavoro itineranti per ragionare sull’intero processo d'innovazione. Il progetto prevede lo svolgimento di 5 incontri durante la stagione 2017-2018; ogni incontro approfondisce un pilastro del modello di innovazione.

Lo scorso 29 novembre si è svolto il primo incontro presso Saes Getters, società italiana costituita nel 1940. È capogruppo del gruppo industriale SAES, che produce componenti e sistemi realizzati con materiali avanzati brevettati dalla stessa società e utilizzati in applicazioni industriali e medicali.

Al via il percorso del Gruppo di Lavoro 2018-2019: prima tappa sul Feeding dell'Innovazione in Pelliconi

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Anche quest'anno è partito il progetto, creato a seguito di Gestire e misurare l'innovazione 2018 e coordinato da Strategie&Innovazione, volto ad approfondire i pilastri e le fasi del modello d'innovazione.

L'azienda che ha dato il via al percorso dedicato all'innovazione per la stagione 2018-2019 è Pelliconi, multinazionale italiana specializzata nella produzione di chiusure in metallo e plastica per il mondo del food & beverage, con sede a Ozzano nell'Emilia (Bologna). Matteo Mingardi, Innovation Manager di Pelliconi, ha raccontato com'è organizzato il processo d'innovazione in azienda e ha discusso con i partecipanti sul tema dell'Open Innovation, portando la propria esperienza a riguardo.

Alcuni consigli in prestito da "Human to Human" per la MCI

 

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Leggendo Human to Human: H2H di Bryan Kramer, ci siamo resi conto che alcuni consigli che l'autore fornisce per migliorare la comunicazione sui social network (The Four Rules of Social Context) in realtà possono essere applicati anche alla vita di tutti i giorni e, perchè no, anche adattati in parte all'attività di Market & Competitive Intelligence (MCI). L'autore parte dal presupposto che l'utilizzo dei social network a volte porta a privilegiare la velocità e l'immediatezza del messaggio a scapito del contenuto e a focalizzarsi più sul singolo messaggio che non sul contesto.

BUON ANNO CON LA RUBRICA LAPIS&NOTES!

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Il nostro consiglio di gennaio: "L'incertezza è zen" 

 “Tutto quello che gli altri buttano via, lo zen lo utilizza”. E se scoprissimo che l’incertezza può diventare la nostra migliore amica?

L’incertezza appartiene da sempre alla condizione umana, ma oggi è diventata l’assoluta protagonista delle nostre vite. In questo periodo così frenetico e imprevedibile, in cui combattiamo insieme la diffusione del Coronavirus, le nostre certezze e convinzioni vengono messe a dura prova e il livello di ansia personale e collettiva aumenta. È un’epoca che richiede grande agilità e flessibilità: la capacità di adattarsi ai cambiamenti o, mal che vada, di rialzarsi subito per prepararsi a quelli successivi.

Accettare il cambiamento, l’imprevedibilità e tutto ciò che non è sotto il nostro controllo sono i punti principali del libro che vi proponiamo, “L’incertezza è zen”di Carlo Tetsugen Serra (2021). Un contributo di riflessione sul periodo particolare che stiamo vivendo, in cui occorre entrare sempre più nella conoscenza di se stessi, anziché cercare risposte facili e superficiali per uscire dall’incertezza.

Business Intelligence, Analytics, Big Data e Data Mining: ma di che cosa stiamo parlando?

Negli ultimi anni il veloce cambiamento del panorama tecnologico ha influito sulle nostre abitudini e sulle strategie delle aziende. Sono quindi stati coniati nuovi termini dei quali non è sempre chiaro e condiviso il significato.

Termini come Business Intelligence, Big Data, Analytics e Data Mining vengono spesso utilizzati impropriamente. Per chiarirci le idee a riguardo, riportiamo di seguito le definizioni che abbiamo trovato su da Aptera blog.

Chi (non) fa Open Innovation, alzi la mano! - Strategie in Azione 3/2024

foto OI

Un periodo d'oro per l'OI, tutti ne parlano, tutti la vogliono: le aziende cercano sempre più di collaborare e interagire con partner esterni, utilizzando da un lato le conoscenze in settori diversi da quello d'origine, dall'altro individuando e assorbendo conoscenza esterna per sostenere il processo interno d'innovazioneLa vera sfida è stabilire in modo corretto gli obiettivi e avviare un processo strutturato che tenga conto della necessità di sviluppare una cultura diffusa all'innovazione e di misurare in modo tangibile i risultati dell'OI.
 
Come possiamo aiutarti a sviluppare l'OI in modo efficace?

Chi cerca trova e…con il tempo s’impara!

Dopo anni di ricerche e analisi sull’ambiente competitivo e di mercato abbiamo sperimentato che si deve sempre cercare di utilizzare uno schema di ricerca strutturato e organizzato, avendo ben chiaro l’obiettivo da raggiungere, per quanto possa essere confusa e poco definita la richiesta di un’informazione.

Di seguito alcuni consigli basati sulla nostra esperienza e confermati dall’attività di esperti in Market & Competitive Intelligence che speriamo possano essere d’aiuto nella vostra attività quotidiana di ricerca delle informazioni. 

Come evitare di farsi trovare impreparati dalla concorrenza

Quando le aziende si trovano a fronteggiare una diminuzione di fatturato, ci si interroga sui motivi.

 Se il proprio prodotto è leader del mercato, è facile perdere d’occhio sia le performance dei concorrenti  che la percezione che i consumatori hanno dell’azienda.

Disporre sempre di queste informazioni aiuta a prendere decisioni su come muoversi all’interno dello scenario competitivo per adeguare il modello di business scelto o modificarlo in base alle dinamiche del mercato e dei concorrenti.

Come far sopravvivere (e rendere vincente) l'unità di Market, Competitive & Technology Intelligence?

guida pratica labirinto

Da diversi anni alcune aziende hanno creato l'attività di Market, Competitive & Technology Intelligence (d'ora in poi, MCTI) per ricercare informazioni sull'ambiente di mercato e predisporre sistemi di early warning per identificare minacce e opportunità. Alcune unità sono ancora presenti, altre invece sono state eliminate o incorporate in altre funzioni, probabilmente perché il loro contributo alle strategie aziendali non è stato in linea con quanto si aspettava il management.

Anche Strategie & Innovazione, che da sempre supporta le aziende nell'avvio e nel consolidamento delle attività di MCTI, ha riscontrato negli anni la necessità per queste funzioni di ripensare il proprio modo di lavorare e di misurare attraverso alcuni parametri il proprio contributo al processo decisionale.

Come ottimizzare tempi e costi di ricerca di mercato, già molte aziende lo fanno…

Come trarre conoscenza da tutte le informazioni che il mercato offre senza prosciugare il budget e senza perdere troppo tempo?

Da anni alcune società di consulenza e molte aziende sia in Italia che nel resto del mondo utilizzano uno strumento molto utile: Profound.

Profound raccoglie oltre 800.000 ricerche e studi pronti per rispondere alle domande sulle quote di mercato e sull’evoluzione di un segmento o di un settore.

Permette di consultare diversi istituti di ricerca in un solo “click” e avere così più punti di vista su uno stesso argomento in modo da avere un quadro più completo e assumere una decisione corretta.

Con Profound è possibile consultare e acquistare soltanto una sezione, una tavola o un grafico specifico di un determinato studio risparmiando budget e tempo. Non si dovrà leggere e acquistare l’intero studio, ma con semplici filtri si potrà accedere alla sezione che più interessa.

Ecco tre esempi di quanto hanno risparmiato tre diverse aziende lo scorso anno:

Come stimolare l'innovazione in azienda

Negli ultimi anni si parla molto di Open Innovation come modello efficace per stimolare e sviluppare l’innovazione in azienda.

Chesbrough e Bogers nel 2014 hanno pubblicato una nuova definizione del modello OI:

“Open Innovation is a distributed innovation process based on purposively managed knowledge flows across organizational boundaries, using pecuniary and non-pecuniary mechanisms in line with each Organization's business model”.

Questa nuova definizione mette in evidenza le idee nuove per l’impresa possono essere generate da tre flussi principali: esterno- interno, interno-interno e interno-esterno all’azienda.

Come trovare un impiego a tempo pieno nella MCI (e mantenerlo nel tempo!)

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Qualche settimana fa si discuteva con alcuni colleghi operanti nella funzione di Market & Competitive Intelligence (d'ora in poi, MCI) sul percorso che ognuno di noi aveva intrapreso per trovare un impiego a tempo pieno nella MCI. Un articolo condiviso recentemente su LinkedIn da C.Fleisher, nostro collega in ambito internazionale, ha riacceso la discussione e individuato le modalità attuali di crescita di un professionista di MCI.

Continuità operativa: la tecnologia a supporto del lavoro a distanza

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Flessibilità e autonomia sono due parole che oggi, negli ambiti lavorativi, sono ripetute di continuo. Parole che, spesso, le aziende hanno la necessità di tradurre velocemente in "metodo". Lo smart working (che si può definire "lavoro agile") è sì una soluzione ma - sotto certi aspetti - anche una piccola rivoluzione.

Sulle potenzialità e le applicazioni di questo nuovo modo di lavorare è stato scritto - e detto - tutto e il contrario di tutto. E’ un bene? E’ un male? Comunque oggi è una necessità. E per far fronte a questa necessità servono gli strumenti giusti per non isolare le persone e rendere difficoltosa la collaborazione e la comunicazione.

Ci sono voluti numerosi progressi tecnologici, dai dispositivi mobili alle connessioni Internet ad alta velocità, per consentire a persone residenti in luoghi diversi di connettersi e lavorare insieme. Ora una nuova generazione di innovatori sta creando gli strumenti giusti per rendere i lavoratori a distanza più produttivi e collaborativi che mai.

Cos'è la cultura della sperimentazione?

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Una definizione potrebbe essere: la cultura della sperimentazione o ottimizzazione è un approccio strategico aziendale atto a perfezionare i processi, che mira a creare valore per l’organizzazione.