Innovation Coach: un formatore "fuori dagli schemi"
Per facilitare il processo d'innovazione e renderlo il più possibile efficiente, si è sviluppata in alcune multinazionali e nei settori tecnologici più avanzati, una nuova figura, l'Innovation Coach, un vero e proprio "allenatore" all'innovazione per singoli dipendenti, gruppi aziendali e team cross-funzionali. In Italia è una figura ancora poco riconosciuta che si sta gradualmente inserendo nelle aziende caratterizzate da un contesto di mercato più turbolento dal punto di vista dell'innovazione tecnologica.
Le aziende si trovano oggi ad operare in un contesto tecnologico vivace e in continuo cambiamento, dove l'innovazione di processo e di prodotto è fondamentale per acquisire nuovi clienti, mantenere quelli attuali e cogliere le nuove opportunità che il mercato presenta.
A volte non è chiaro a chi debbano essere affidate le redini del cambiamento per mantenere attivo e costante il processo d'innovazione, sia all'interno che all'esterno. Anche i manager aziendali, che sono al corrente delle decisioni e perfettamente in linea con il top management, non sempre riescono a essere i propulsori del processo innovativo perché troppo concentrati sulle gerarchie aziendali, sulle scadenze e sui risultati di breve termine. Quindi:
Chi può farsi motore del processo innovativo in modo efficace e collaborativo?
Chi è in grado di sviluppare idee in linea con le esigenze del mercato rispettando anche i tempi di sviluppo?
L'Innovation Coach, interno o esterno all'azienda, è colui che, nella giungla degli ostacoli burocratici, politici e amministrativi di un'azienda, riesce a stimolare il pensiero creativo e a far esprimere le proprie idee alle persone in un'ottica collaborativa, rilassata e aperta all'innovazione. Avendo sperimentato in prima persona il processo innovativo, può fornire una visione nuova e aprire nuovi orizzonti, al di là dell'azienda e del settore di riferimento.
Gli strumenti di formazione classici molto spesso non sono i più adatti a promuovere l'innovazione e occorre favorirne altri come la sperimentazione attraverso i gruppi creativi e l'apprendimento basato sull'esperienza, sia essa cognitiva, emotiva o sensoriale ("experimental learning"). Il tutto accanto a una preparazione e un'attenzione costante allo sviluppo di nuove tecnologie e ai cambiamenti del mercato.
Un'altra caratteristica fondamentale per chi si occupa di "formazione all'innovazione" è quella di saper sfidare lo scetticismo presente in azienda nei confronti dell'innovazione, vista come creatività fine a se stessa o un utilizzo di risorse che non sempre porta allo sviluppo di un prodotto o servizio concreto.
Far domande provocatorie e coinvolgere nella ricerca di soluzioni alternative anche quei manager che di solito sono sulla difensiva attraverso esercizi e strumenti appositamente studiati può dare buoni risultati non solo per migliorare la performance ma soprattutto per favorire un clima aziendale volto alla collaborazione che tenga lontane le critiche fine a se stesse.
Se sei interessato ad approfondire le tematiche d'innovazione partecipa alla terza edizione di Gestire e Misurare l'Innovazione, 4 ottobre 2017
Se vuoi confrontarti con noi sul ruolo dell'Innovation Coach scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fonte: Economy Up
Tags: Innovazione Riflessioni Consigli