Il lato umano dell'innovazione

Anche quest'anno durante il workshop "Gestire e misurare l'innovazione" abbiamo trattato il lato umano dell'innovazione, insieme al collega Fabrizio D'Eredità di Egon Zehnder, cercando d'identificare insieme ai partecipanti quali sono gli elementi che inibiscono l'innovazione in azienda. Se il rischio frena l'innovazione, è anche vero che la paura del giudizio e del fallimento, associate molto spesso alla mancanza di sistemi incentivanti e premianti, portano a una resistenza delle persone a esporsi e presentare le proprie idee.

 

Per andare oltre a queste paure e sviluppare una cultura aperta all'innovazione, occorre che l'azienda si concentri su tre fattori fondamentali:

1) leader

2) team

3) organizzazione.

Il modello dell'innovazione sta cambiando: non è più (o non solo) il genio imprenditoriale a fare la differenza e a portare l'azienda al successo grazie alle sue idee "visionarie"; e non è nemmeno solo la Ricerca&Sviluppo che deve preoccuparsi d'innovare prodotti e processi. Ogni funzione in azienda è responsabile del suo "pezzo" d'innovazione che si compone, con gli altri, nel grande puzzle della cultura aziendale.

L'innovazione richiede lo sviluppo di una community dedicata ad essa, con obiettivi, regole e valori condivisi, in grado di generare nuove idee, incoraggiare il dibattito costruttivo e sviluppare la diversità di vedute.

Linda Hill, professoressa di Harvard e co-autrice di "Genio collettivo", ha elaborato, studiando alcune delle aziende più creative al mondo, un set di strumenti e di strategie che permettono alle migliori idee di esprimersi — da qualunque membro dell'azienda, e non solo dai "creativi", provengano. Secondo Hill, per costruire organizzazioni capaci d'innovazione continua dobbiamo abbandonare i nostri preconcetti sulla leadership:"guidare l'innovazione non significa creare una visione e ispirare gli altri a realizzarla. L'innovazione non nasce dal genio solitario ma dal genio collettivo".

Guarda il video di Linda Hill "Come liberare la creatività collettiva"

 

Fonte: Presentazione e discussione con Fabrizio D'Eredità di Egon Zehnder a Gestire e misurare l'innovazione 2018

 

 

Un altro modo per sviluppare una community è partecipare al Gruppo di Lavoro sull'Innovazione 2018-2019 

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