La declinazione dell'"oltre" a "Gestire e misurare innovazione 2023" - parte I
Si è tenuta non più di una settimana fa l'ottava edizione del nostro workshop “Gestire misurare l’innovazione”, cresciuto negli anni in termini di partecipazione, coinvolgimento ed entusiasmo! Quest’anno dedicato al tema “Innovare e creare valore oltre la filiera”, dove il termine “oltre” è stato il punto di riferimento e di discussione tra colleghi di diverse funzioni e settori, declinato in diverse accezioni dai relatori che si sono susseguiti nel corso della giornata.
A cominciare da Ersilia Vaudo, Chief Diversity Officer dell'Agenzia Spaziale Europea, che con il suo saluto di benvenuto ha aperto le nostre menti verso l’“oltre”, ricordandoci come per innovare servano sicuramente curiosità e determinazione ma anche la capacità di esporci a cambiamenti di prospettiva e di spingersi coraggiosamente oltre i limiti che la nostra mente pone. Perché “la più bella delle avventure è andare nell’impossibile”.
Tra i testimoni aziendali, Luca Travaglini, Co-Founder e Co-Chief Executive Officer di Planet Farms, che ha raccontato come il modello di vertical farming stia rivoluzionando un settore tradizionale come quello agricolo, rispettando la sintesi tra innovazione tecnologica e tradizione culinaria italiana. La possibilità di ottenere un prodotto con qualità nutrizionali, organolettiche e di freschezza stabili, indipendentemente dalle condizioni climatiche e senza l'uso di pesticidi, così come il rispetto delle risorse naturali, con ridotto consumo di acqua e suolo, favoriscono un cambio di prospettiva importante verso un futuro sempre più sostenibile. Innovazioni decisamente all’avanguardia che modificano radicalmente il modo di concepire l’agricoltura e l’ambiente.
La mattina è proseguita con il contributo di Giuseppe Bonollo, Senior Vice President Sales & Marketing di Pininfarina, azienda conosciuta prevalentemente per l’automotive ma che negli ultimi anni è andata “oltre”, differenziandosi in altri settori. Due fattori chiave abilitanti l’innovazione: l’investimento continuo in tecnologie e l’attitudine a sviluppare sinergie tra le stesse. Esemplificazione concreta ne sono progetti esterni all’azienda, come Blue Loop e Togg-Beyond X, così come strumenti interni, ad esempio la “Galleria del Vento” e “Cellula”. Tra le nuove tecnologie utilizzate, i sistemi di intelligenza artificiale, in grado di ottimizzare e migliorare il flusso di lavoro, creare prototipi più velocemente ed esplorare nuovi modi di fare design. Anche in altre funzioni, come ad esempio nel marketing, l’AI offre il suo prezioso supporto, realizzando e rappresentando graficamente, in modo puntuale e intuitivo, le diverse tipologie di clienti, le “personas”.
Di intelligenza artificiale generativa ha parlato anche Michele Toppano, Robotics and Artificial Intelligence Manager di Electrolux, sottolineando come essa sia in grado di aiutare a prevedere il comportamento dei clienti, migliorare la user experience e accelerare il processo di ideazione e sviluppo del prodotto. L’azienda ha sviluppato inoltre una spinta propulsiva verso mentalità, processi e progetti orientati all’open innovation, allontanandosi dalla classica innovazione di prodotto e spostando l’attenzione verso il suo utilizzo e la funzionalità nel medio-lungo termine, e verso l’ecosistema di riferimento in cui il prodotto è inserito.
Tutti concordi i relatori sulla necessità di insegnare ai giovani la passione per ciò che fanno, oltre alle competenze tecniche, così come l’attenzione all’aspetto relazionale e l’importanza alla cultura dell’errore e del fallimento, che deve essere uno stimolo verso l’“oltre”.
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