La Cultura è una delle 4 C dell’Innovazione insieme a Contesto, Competenze e Collaborazione.

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Innovare significa creare nuovi prodotti, nuovi processi, nuovi metodi ma anche distruggere le pratiche consolidate. Abbandonare il consueto, la routine. Magari mettere da parte anche la tradizione. Come afferma Alejandro Jodorowski (letterato, drammaturgo e regista cileno), la nostra eredità, il patrimonio di ricchezza e di sapere che abbiamo accumulato sono un tesoro, la base sulla quale costruiamo il nostro destino. Sono però anche un fardello, una trappola che ci impedisce di andare avanti e di evolverci. Se per l’individuo ciò si traduce nella difficoltà o impossibilità a realizzare aspirazioni, sogni, insomma la propria vera natura, per un’azienda questo può essere deleterio.

LAPIS & NOTES APPUNTI PER L’INNOVAZIONE

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Per la rubrica LAPIS&NOTES questo mese Riccardo ha scelto il testo di Steve Blank che ci guida attraverso il mondo dell’Entrepreneurship tema che caratterizzerà il mese di luglio di Strategie&Innovazione.

Il 10/07 una StartUp, Silk Biomaterials, ospiterà il Gruppo di Lavoro. Parleremo di cultura dell’innovazione e di inevitabile imprenditorialità 😊

The Four Steps to the Epiphany” di Steve Blank, famoso imprenditore della Silicon Valley e Professore di Entrepreneurship presso l’Università di Stanford, risulta il precursore del celebre movimento “Lean Startups”. L’opera nasce dall’osservazione del fatto che solo un nuovo prodotto su dieci, lanciato sul mercato si traduce in un business profittevole. Viene quindi spontaneo interrogarsi su quali siano le corrette dinamiche da seguire per poter evitare di far parte del 90% che fallisce.

Questo libro si concentra sulle startup, sottolineando come uno dei principali errori sia pensare che le startup siano piccole versioni di grosse aziende e che quindi debbano adottare le stesse strategie di quest’ultime. La tendenza è infatti quella di concentrarsi sullo sviluppo del prodotto, dimenticandosi che, a differenza di una grossa azienda, una startup risulta priva di un mercato consolidato e di clienti affezionati.

A questi ultimi due aspetti dovrebbe essere data priorità, utilizzando la teoria del “customer development process”, concetto centrale del libro, che mira ad analizzare quali siano i bisogni dei clienti prima di qualsiasi altra cosa. Investigare il possibile interesse del pubblico nei confronti del nuovo prodotto in questione, attraverso la creazione di un Minimum Viable Product, risulta quindi fondamentale per ottenere i feedback necessari a validare l’iniziativa o a suggerire possibili miglioramenti. L’analisi del mercato è anch’essa fondamentale in quanto la strategia da seguire dovrebbe tenere conto del tipo di mercato (già esistente, nuovo, nicchia) per essere efficiente.

the four steps

Sebbene il target audience di questo scritto siano le startup, trovo possa essere una metodologia  interessante anche per le grosse aziende. Il mercato contemporaneo obbliga queste ultime ad essere anch’esse agili e improntate all’innovazione in una maniera da renderle nell’approccio ad essa molto più simili alle startup di quanto non si potesse pensare, o comunque le obbliga ad avere familiarità con un mondo con il quale necessariamente, come dimostra il sempre maggior utilizzo dell’open innovation, si dovranno confrontare.

Portafoglio progetti: un punto di attenzione

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Molte organizzazioni decidono di introdurre soluzioni di Project Portfolio Management senza considerare il loro livello di maturità nel Project Management. 

La gestione del portafoglio progetti influisce ed è influenzata fortemente dalla strategia aziendale e dai criteri con cui viene implementata la programmazione operativa. In tal senso è opportuno far rientrare tali criteri in un più ampio modello di Enterprise Project Management.

INNOVATION PROJECT MANAGEMENT

 attivà chiave per "agire" l'innovazione

surf per innovation project management

Viviamo in un’epoca di profonde rivoluzioni tecnologiche in cui la gestione dell’innovazione costituisce un’area strategica di fondamentale importanza per le organizzazioni.

Scenario Planning

the eight step scenario planning process

Esiste una strategia per tutte le stagioni? Forse no.

Saper adattare la strategia e le azioni alle diverse situazioni e ai cambiamenti dell’ecosistema di business è importante quanto avere l’abito giusto per le diverse occasioni.

LAPIS & NOTES APPUNTI PER L’INNOVAZIONE

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Secondo appuntamento di Lapis&Notes, la rubrica mensile che vuole essere fonte di ispirazione consigliando qualche lettura interessante sul binomio Strategie e Innovazione che ci accompagna ormai da 25 anni.

Oggi Riccardo Zini, laureando LIUC curatore della rubrica, ci parla di “Creativity Rules”.

Preparate un lapis e un block notes, pronti ad annotarvi le idee, i pensieri, gli approfondimenti che scaturiranno leggendo l’articolo. Buona lettura!

Leadership: uno dei 6 box dell'Innovation Culture Canvas

leader

Leadership: uno dei 6 box dell'Innovation Culture Canvas

 

Ci sono diversi stili di leadership. Quello che secondo noi funziona meglio per fluidificare il processo di innovazione è quello proposto da Linda Hill. 

Cioè una leadership: 

  • basata sulla fiducia, coinvolgimento, focus sulla risoluzione del problema, incoraggiamento alle relazioni
  • che incoraggia l’autonomia e la creazione di una mentalità imprenditoriale nell’accettazione dei rischi, nella sperimentazione e nella volontà di sfidare lo status quo
  • che fornisce un chiaro messaggio di quali risultati si devono raggiungere o quale problema si debba risolvere
  • che possa ispirare e creare ponti organizzativi

“Il tuo compito da leader dell’innovazione è quello di allestire il palco, non di usarlo per esibirti” Linda Hill 

 

Vuoi sapere di più sull'Innovation Culture Canvas? Scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

https://forbes.it/2020/03/25/il-lavoro-agile-richiede-un-nuovo-stile-di-leadership/

La chiave per un’innovazione di successo? Pensa al contesto

newsletter maggio

Recentemente, riflettendo sulla parola contesto riferita al processo d’innovazione, ho realizzato che, il più delle volte, il pensiero si focalizza automaticamente su come favorire le condizioni di entusiasmo e supporto che, all’interno dell’azienda, creano un substrato fertile perché l’innovazione si esprima al meglio.

Meno frequentemente, la parola contesto ci induce a riflettere sulle condizioni, esterne all’azienda, che accoglieranno i risultati degli sforzi d’innovazione, determinandone il successo – o l’insuccesso – sul mercato.

Il Contesto, interno o esterno che sia, è una delle quattro C dell’innovazione: Competenze, Collaborazione e Cultura.

Il contesto ci permette di inquadrare i macro fenomeni, che si traducono in leve di creatività, per progettare nuovi prodotti e tecnologie al passo con i cambiamenti, così come ci stimola a intravvedere le traiettorie d’innovazione possibili per l’azienda.

Continuità operativa: la tecnologia a supporto del lavoro a distanza

smartworking

Flessibilità e autonomia sono due parole che oggi, negli ambiti lavorativi, sono ripetute di continuo. Parole che, spesso, le aziende hanno la necessità di tradurre velocemente in "metodo". Lo smart working (che si può definire "lavoro agile") è sì una soluzione ma - sotto certi aspetti - anche una piccola rivoluzione.

Sulle potenzialità e le applicazioni di questo nuovo modo di lavorare è stato scritto - e detto - tutto e il contrario di tutto. E’ un bene? E’ un male? Comunque oggi è una necessità. E per far fronte a questa necessità servono gli strumenti giusti per non isolare le persone e rendere difficoltosa la collaborazione e la comunicazione.

Ci sono voluti numerosi progressi tecnologici, dai dispositivi mobili alle connessioni Internet ad alta velocità, per consentire a persone residenti in luoghi diversi di connettersi e lavorare insieme. Ora una nuova generazione di innovatori sta creando gli strumenti giusti per rendere i lavoratori a distanza più produttivi e collaborativi che mai.

LAPIS & NOTES APPUNTI PER L’INNOVAZIONE

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Cercheremo di essere fonte d’ispirazione, consigliando qualche lettura interessante sul binomio Strategie e Innovazione che ci accompagna ormai da 25 anni.

Preparate un lapis e un block notes, pronti ad annotarvi le idee, i pensieri, gli approfondimenti che speriamo di far scaturire leggendo i nostri articoli!

La rubrica mensile sarà curata da Riccardo Zini, laureando alla LIUC che, da oggi, ufficialmente entra a far parte della nostra squadra per un' esperienza formativa.

Dare voce alle idee e agli spunti delle giovani leve è un modo per noi tutti di ripensare al nostro modo di agire quotidiano.

Ecco il primo contributo. Buona lettura!

Innovation War Game: metti alla prova la tua strategia d'innovazione

War Game

E' possibile restare in vantaggio in una partita che non ha fine?

Non possiamo scegliere le regole. Possiamo solo scegliere come giocare.

Nei giochi finiti i giocatori sono noti, le regole fisse e l'obiettivo chiaro: secondo la teoria di James P. Carse, si tratta di partite in cui chi vince e chi perde è facilmente individuabile.

Nei giochi infiniti, invece, come il business, la politica o la vita, i giocatori vanno e vengono, le regole sono mutevoli.

Finchè si continua a giocare non ci sono vincitori e vinti - non esistono concetti come "vincere il business" - ma c'è solo chi va avanti e chi rimane indietro.

In questo contesto, le organizzazioni più resilienti dimostrano una capacità di prosperare nonostante si trovino in un universo in continua evoluzione.

Se l'ambiente muta in continuazione, com'è possibile definire le proprie strategie?
Una risposta la troviamo nell'Innovation War Game.

Qualche spunto per pianificare l'innovazione a medio e lungo termine

19 febbraio 2020 presso

                                                                   logo brembo

"Plans are worthless, but planning is everything"

D.D. Eisenhower

brembo

Le parole del presidente Eisenhower ci suggeriscono che raramente in battaglia (o quando si avvia una nuova iniziativa) le cose vanno come previsto.

Tuttavia, se hai pianificato bene, gli ostacoli imprevisti possono essere affrontati e superati con successo. Ogni sforzo di innovazione è una nuova avventura verso l'ignoto, non hai quasi idea di cosa incontrerai.

Pianificare l'innovazione significa pensare e organizzare le attività necessarie per raggiungere gli obiettivi di innovazione desiderati. Ma significa anche avere il quadro sotto controllo ed essere pronti a mettere in atto un piano B. Per farlo esistono alcuni strumenti e tecniche che ci possono aiutare.

Abbiamo parlato proprio di questo lo scorso 19 febbraio in Brembo.

Brembo ha ospitato la seconda tappa del percorso itinerante e multidisciplinare, dedicato alla riflessione sulle fasi, gli strumenti e i metodi del processo d'innovazione. Abbiamo visitato lo showroom e fatto un giro nei laboratori testing.

Come detto, durante la mattinata abbiamo approfondito alcuni degli strumenti per pianificare l'innovazione a medio-lungo termine. In particolare l'Innovation Workshop. Troverete qui qualche spunto https://Inkd.in/gddhNQf di seguito due esempi di aziende in cui lo abbiamo applicato.

brembo 6

Prossima tappa: Reckitt Benckiser 23 giugno 2020 in collegamento live

Parleremo di come "agire" il processo di Innovazione

Vuoi venire? Scopri come partecipare