Portafoglio progetti: un punto di attenzione
Molte organizzazioni decidono di introdurre soluzioni di Project Portfolio Management senza considerare il loro livello di maturità nel Project Management.
La gestione del portafoglio progetti influisce ed è influenzata fortemente dalla strategia aziendale e dai criteri con cui viene implementata la programmazione operativa. In tal senso è opportuno far rientrare tali criteri in un più ampio modello di Enterprise Project Management.
INNOVATION PROJECT MANAGEMENT
attivà chiave per "agire" l'innovazione
Viviamo in un’epoca di profonde rivoluzioni tecnologiche in cui la gestione dell’innovazione costituisce un’area strategica di fondamentale importanza per le organizzazioni.
Scenario Planning
Esiste una strategia per tutte le stagioni? Forse no.
Saper adattare la strategia e le azioni alle diverse situazioni e ai cambiamenti dell’ecosistema di business è importante quanto avere l’abito giusto per le diverse occasioni.
LAPIS & NOTES APPUNTI PER L’INNOVAZIONE
Secondo appuntamento di Lapis&Notes, la rubrica mensile che vuole essere fonte di ispirazione consigliando qualche lettura interessante sul binomio Strategie e Innovazione che ci accompagna ormai da 25 anni.
Oggi Riccardo Zini, laureando LIUC curatore della rubrica, ci parla di “Creativity Rules”.
Preparate un lapis e un block notes, pronti ad annotarvi le idee, i pensieri, gli approfondimenti che scaturiranno leggendo l’articolo. Buona lettura!
Leadership: uno dei 6 box dell'Innovation Culture Canvas
Leadership: uno dei 6 box dell'Innovation Culture Canvas
Ci sono diversi stili di leadership. Quello che secondo noi funziona meglio per fluidificare il processo di innovazione è quello proposto da Linda Hill.
Cioè una leadership:
- basata sulla fiducia, coinvolgimento, focus sulla risoluzione del problema, incoraggiamento alle relazioni
- che incoraggia l’autonomia e la creazione di una mentalità imprenditoriale nell’accettazione dei rischi, nella sperimentazione e nella volontà di sfidare lo status quo
- che fornisce un chiaro messaggio di quali risultati si devono raggiungere o quale problema si debba risolvere
- che possa ispirare e creare ponti organizzativi
“Il tuo compito da leader dell’innovazione è quello di allestire il palco, non di usarlo per esibirti” Linda Hill
Vuoi sapere di più sull'Innovation Culture Canvas? Scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
https://forbes.it/2020/03/25/il-lavoro-agile-richiede-un-nuovo-stile-di-leadership/
La chiave per un’innovazione di successo? Pensa al contesto
Recentemente, riflettendo sulla parola contesto riferita al processo d’innovazione, ho realizzato che, il più delle volte, il pensiero si focalizza automaticamente su come favorire le condizioni di entusiasmo e supporto che, all’interno dell’azienda, creano un substrato fertile perché l’innovazione si esprima al meglio.
Meno frequentemente, la parola contesto ci induce a riflettere sulle condizioni, esterne all’azienda, che accoglieranno i risultati degli sforzi d’innovazione, determinandone il successo – o l’insuccesso – sul mercato.
Il Contesto, interno o esterno che sia, è una delle quattro C dell’innovazione: Competenze, Collaborazione e Cultura.
Il contesto ci permette di inquadrare i macro fenomeni, che si traducono in leve di creatività, per progettare nuovi prodotti e tecnologie al passo con i cambiamenti, così come ci stimola a intravvedere le traiettorie d’innovazione possibili per l’azienda.
Continuità operativa: la tecnologia a supporto del lavoro a distanza
Flessibilità e autonomia sono due parole che oggi, negli ambiti lavorativi, sono ripetute di continuo. Parole che, spesso, le aziende hanno la necessità di tradurre velocemente in "metodo". Lo smart working (che si può definire "lavoro agile") è sì una soluzione ma - sotto certi aspetti - anche una piccola rivoluzione.
Sulle potenzialità e le applicazioni di questo nuovo modo di lavorare è stato scritto - e detto - tutto e il contrario di tutto. E’ un bene? E’ un male? Comunque oggi è una necessità. E per far fronte a questa necessità servono gli strumenti giusti per non isolare le persone e rendere difficoltosa la collaborazione e la comunicazione.
Ci sono voluti numerosi progressi tecnologici, dai dispositivi mobili alle connessioni Internet ad alta velocità, per consentire a persone residenti in luoghi diversi di connettersi e lavorare insieme. Ora una nuova generazione di innovatori sta creando gli strumenti giusti per rendere i lavoratori a distanza più produttivi e collaborativi che mai.
LAPIS & NOTES APPUNTI PER L’INNOVAZIONE
Cercheremo di essere fonte d’ispirazione, consigliando qualche lettura interessante sul binomio Strategie e Innovazione che ci accompagna ormai da 25 anni.
Preparate un lapis e un block notes, pronti ad annotarvi le idee, i pensieri, gli approfondimenti che speriamo di far scaturire leggendo i nostri articoli!
La rubrica mensile sarà curata da Riccardo Zini, laureando alla LIUC che, da oggi, ufficialmente entra a far parte della nostra squadra per un' esperienza formativa.
Dare voce alle idee e agli spunti delle giovani leve è un modo per noi tutti di ripensare al nostro modo di agire quotidiano.
Ecco il primo contributo. Buona lettura!
Innovation War Game: metti alla prova la tua strategia d'innovazione
E' possibile restare in vantaggio in una partita che non ha fine?
Non possiamo scegliere le regole. Possiamo solo scegliere come giocare.
Nei giochi finiti i giocatori sono noti, le regole fisse e l'obiettivo chiaro: secondo la teoria di James P. Carse, si tratta di partite in cui chi vince e chi perde è facilmente individuabile.
Nei giochi infiniti, invece, come il business, la politica o la vita, i giocatori vanno e vengono, le regole sono mutevoli.
Finchè si continua a giocare non ci sono vincitori e vinti - non esistono concetti come "vincere il business" - ma c'è solo chi va avanti e chi rimane indietro.
In questo contesto, le organizzazioni più resilienti dimostrano una capacità di prosperare nonostante si trovino in un universo in continua evoluzione.
Qualche spunto per pianificare l'innovazione a medio e lungo termine
19 febbraio 2020 presso
"Plans are worthless, but planning is everything"
D.D. Eisenhower
Le parole del presidente Eisenhower ci suggeriscono che raramente in battaglia (o quando si avvia una nuova iniziativa) le cose vanno come previsto.
Tuttavia, se hai pianificato bene, gli ostacoli imprevisti possono essere affrontati e superati con successo. Ogni sforzo di innovazione è una nuova avventura verso l'ignoto, non hai quasi idea di cosa incontrerai.
Pianificare l'innovazione significa pensare e organizzare le attività necessarie per raggiungere gli obiettivi di innovazione desiderati. Ma significa anche avere il quadro sotto controllo ed essere pronti a mettere in atto un piano B. Per farlo esistono alcuni strumenti e tecniche che ci possono aiutare.
Abbiamo parlato proprio di questo lo scorso 19 febbraio in Brembo.
Brembo ha ospitato la seconda tappa del percorso itinerante e multidisciplinare, dedicato alla riflessione sulle fasi, gli strumenti e i metodi del processo d'innovazione. Abbiamo visitato lo showroom e fatto un giro nei laboratori testing.
Come detto, durante la mattinata abbiamo approfondito alcuni degli strumenti per pianificare l'innovazione a medio-lungo termine. In particolare l'Innovation Workshop. Troverete qui qualche spunto https://Inkd.in/gddhNQf di seguito due esempi di aziende in cui lo abbiamo applicato.
Prossima tappa: Reckitt Benckiser 23 giugno 2020 in collegamento live
Parleremo di come "agire" il processo di Innovazione
Vuoi venire? Scopri come partecipare
L'importanza dell'azione nell'innov-Azione
Come Reckitt Benckiser agisce l'innovazione
martedì 23 giugno 2020 in collegamento live
dalle 10:00 alle 12:30
Innovazione è una parola dinamica.
L'innovazione presuppone un'azione, sia che si parli di invenzione, di sviluppo o di ricerca.
L'innovazione non è certamente d'impulso: è informata, pianificata e soppesata (prevede sempre un piano "B") e obbliga necessariamente al "fare".
Mettere in atto un pensiero, un'idea, un'intuizione senza perdere tempo prezioso. Agire velocemente è la chiave.
Agire prima, sbagliare prima, rimediare ancora più velocemente. Esistono strumenti modelli e metodi che aiutano ad "agire" l'innovazione.
Ne parleremo nel prossimo incontro del Gruppo di Lavoro in collegamento live con il centro ricerche di Reckitt Benckiser a Mira (VE).
L'incontro, infatti, avrà come titolo ACTIONING THE INNOVATION PROCESS.
Partendo dalla testimonianza dell' R&D di RB i partecipanti potranno condividere la propria esperienza sull'argomento.
Questo è il terzo di cinque incontri itineranti che aiutano i partecipanti ad interrogarsi su alcuni temi metodologici legati all'innovazione.
Vedi qui l'intero programma e scopri come partecipare.
Ti aspettiamo!
Innovation Workshop: uno strumento da approfondire
Definizione degli obiettivi. L’obiettivo dell’ IW può essere sia strategico che tattico. Il workshop può servire a individuare e condividere le possibili iniziative di innovazione di medio-lungo periodo, agevola la generazione di idee innovative e la pianificazione del loro sviluppo sinergico, oppure può essere utile per risolvere un problema contingente.
Una volta definito, l’obiettivo deve essere comunicato in modo chiaro a tutte le persone coinvolte.
Preparazione. La preparazione di un IW è una fase molto delicata e abbastanza densa di attività. E’ bene cominciare qualche settimana prima perché tutti abbiano il tempo per prepararsi adeguatamente.
In questa fase avviene la raccolta e l’organizzazione delle informazioni pertinenti al tema obiettivo (interne ed esterne all'azienda). In particolare dobbiamo tenere presente:
- Prospettiva di business (macrotrend e trend di settore, bisogni del mercato)
- Prospettiva di sviluppo prodotti e servizi
- Prospettiva tecnologica (tecnologie e risorse)
Le informazioni andranno articolate in un documento snello ma completo (Work Book) che costituirà, per le persone che parteciperanno alla sessione di workshop, una lettura preliminare. In questo modo tutti i partecipanti partiranno da una base di informazioni comune.
Il Work Book sarà distribuito durante un incontro introduttivo di presentazione e condivisione del progetto con i partecipanti, almeno una settimana prima del workshop (Kick Off).
Fasi del workshop. Dopo aver condiviso il piano di progetto e aver consegnato i materiali di preparazione, eccoci arrivati allo svolgimento vero e proprio della giornata (o giornate) di workshop.
- Fase creativa. Obiettivo di questa fase è generare il maggior numero possibile di idee nuove (non giudizi, né valutazioni) tenendo conto del contesto presentato nel Work Book. Per allineare e coinvolgere i partecipanti è utile ripercorrere i punti salienti del Work Book in apertura del workshop.
- Fase esplorativa. Obiettivo di questa fase è selezionare e valutare alcune idee tra le più plausibili e immaginarne un piano di sviluppo preliminare, evidenziando le opportunità, le criticità, le interconnessioni e le sinergie tra le idee.
Profilo dei partecipanti e reclutamento. Ingrediente fondamentale è il team di lavoro. La scelta delle persone da coinvolgere, infatti, è cruciale per determinare la buona riuscita di un IW. Ecco alcuni consigli per comporre un team efficiente. Innanzitutto il gruppo dovrà essere abbastanza bilanciato in termini di genere, anzianità anagrafica e aziendale. Dovranno essere rappresentate tutte (o quasi!) le funzioni aziendali: marketing, sviluppo prodotti, legale, funzioni a contatto col pubblico, finanza e controllo, comunicazione, IT, ecc. In generale, un gruppo tra le 15 e le 20 persone è facilmente gestibile e coinvolgibile e quindi sarà sicuramente produttivo!
Luoghi e spazi.Per la natura del lavoro da svolgere in un IW, è auspicabile che l'incontro avvenga fuori dall'ambiente usuale di lavoro, magari all'aperto o in un luogo particolarmente ispirante (un museo, un orto botanico, in riva al mare...). Sappiamo che non è sempre facile organizzarsi in tal senso. Ecco quindi alcuni requisiti minimi che il luogo dovrà avere. La luce naturale è sempre da preferire (finestre apribili aiuteranno l'ossigenazione!). E' necessario disporre di spazio sufficiente per muoversi e pareti libere per poter appendere fogli; opzionali, ma graditi, zuccheri per il cervello (snack, acqua e caffè).
Ruolo del facilitatore. Un’attenzione speciale va alla scelta del facilitatore. Non è un ruolo per tutti. In particolare questa persona deve saper coinvolgere i singoli partecipanti e il gruppo nel suo insieme in modo da farne scaturire la creatività e facilitare la discussione costruttiva. E’ importantissimo che il facilitatore non sia coinvolto nel contenuto: non dovrà esprimere le proprie idee ma facilitarne la proliferazione senza dare giudizi o indicazioni.
Questi passi non sono una bacchetta magica per trasformare ogni azienda nella migliore al mondo nel suo settore ma, imparare a lavorare seguendo questi suggerimenti, può aiutare concretamente imprenditori e manager a essere più innovativi e più produttivi in termini d’innovazione, risparmiando tempo e risorse gettate via in interminabili riunioni che spesso non portano a nessuna decisione!
PRENOTA UNA CHIACCHIERATA CON NOI
PER APPROFONDIRE QUESTO TEMA
Ecco le date ancora disponibili
Video: Five technology trends in 2020 poised to transform the future of work
Vi segnaliamo un video per comprendere se e come si trasformerà il modo di lavorare nel 2020 grazie ai nuovi trend tecnologici e non solo. Buona visione!