Si puo' misurare l'innovazione?


Oltre 50 aziende lavorano insieme al cruscotto per la gestione dell'innovazione 

gestire e misurareBergamo, 7 ottobre 2015 – Nella cornice del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, si sono riuniti CTO, R&D Manager e i Responsabili di Innovazione di oltre 50 aziende per discutere come organizzare strumenti, metodi e risorse per gestire e misurare il processo d'innovazione, e come accrescere la cultura dell'innovazione dentro l'azienda.

I temi critici emersi dalla ricerca condotta nei mesi scorsi da Strategie&Innovazione sono stati lo spunto per il confronto tra i partecipanti, che proseguirà nei prossimi mesi con i Gruppi di Lavoro interaziendali secondo un innovativo metodo per fondere le esperienze e le competenze.

Le aziende presenti alla giornata “Gestire e misurare l’innovazione”, pur essendo tutte di estrazione e dimensione diversa, si sono scoperte accomunate dallo stesso filo conduttore: per alimentare l'innovazione sistematica è necessario definire

- un cruscotto di KPI che permetta di gestire il portafoglio dei progetti innovativi, coordinandoli e allineandoli alla strategia aziendale

- le competenze e le esperienze  dell' "innovation leader".

 Numerose le testimonianze aziendali durante le tre tavole rotonde proposte nel corso della giornata: Brembo, Pirelli Tyre, Industrie DeNora, Dallara, MilanLab, GE Oil&Gas, Unilever, Saes Getters, BRC Gas Equipment, Intesa San Paolo. 


La giornata è stata condotta e facilitata da professioniste in materia di strategia competitiva, marketing e innovazione, Milena Motta e Virna Motta di Strategie&Innovazione e da Antonio Ianora di Egon Zehnder, specializzato nella gestione delle risorse umane all’interno dei processi d’innovazione aziendali.

Nei prossimi mesi i Gruppi di Lavoro si dedicheranno ad approfondire ciascuno dei temi proposti e presenteranno i risultati del lavoro all’appuntamento del prossimo anno, fissato il 5 ottobre 2016.

Clicca qui per maggiori informazioni sui contenuti della giornata 

Strategie&Innovazione tel 02.670.9699  o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Il segreto per innovare? Fare poche riunioni

Cosa spinge le imprese a complicarsi? La complessità.

Una ricerca di Institute for Organization ha rilevato che i manager delle grandi aziende passano più del 40% delle proprie ore lavorative a scrivere report e tra il 30% e il 60% a fare riunioni di coordinamento. Si è rilevato che questa situazione contribuisce all’alienazione delle persone e alla proliferazione di procedure intermedie, rendendo difficoltoso collaborare. Tutto questo difficilmente può favorire un clima innovativo.

Coltivare la cultura dell'innovazione

La responsabile dell’Innovazione di un'importante multinazionale americana con cui stiamo collaborando ci ha segnalato questa lettura interessante, che fa riflettere sull’evoluzione della cultura dell’innovazione nelle aziende da un decennio a questa parte.

Un decennio fa coltivare la cultura d'innovazione all’interno di un’azienda era considerata un’attività nice to have. Al momento attuale, invece, sembra essere diventata un must. Inoltre, prima il compito di innovare era affidato solitamente alla divisione R&S, sviluppo nuovi prodotti, marketing. Adesso è sempre più riconosciuto il ruolo di innovatori anche per la supply chain, i nuovi metodi di produzione, ecc.

Creare un'azienda innovativa: focalizzarsi sulla cultura

Uno dei dibattiti più accesi riguardo all’innovazione ruota attorno a quali siano i modi migliori per incentivare le persone a sviluppare e implementare nuove idee. I risultati di una recente ricerca suggeriscono che offrire incentivi economici alza solo il numero di idee mediocri e ha un piccolo impatto sulle idee innovative di portata rivoluzionaria. D’altro canto, uno studio del MIT ha concluso che gli incentivi di gruppo e le ricompense a lungo termine hanno effettivamente un impatto positivo sull’innovazione. E ancora, un altro sondaggio su venti aziende di diversi settori ha messo in luce che il 90% di coloro che si occupano d’innovazione la ritiene “un qualcosa che dovrebbe essere fatto meglio”.

I diversi tipi di innovatore

Quando si parla di innovazione in moltissimi casi si riscontra che è il mix di persone diverse che interpretano ruoli diversi a generare i risultati migliori. Nella maggior parte dei casi una realtà organizzativa è composta da diverse personalità, ognuna con le proprie passioni, abilità e potenzialità. Il trucco risiede nel riconoscere quali sono le persone più adatte per ricoprire un determinato ruolo. L’innovazione, infatti, può essere vista come uno sport di squadra in cui tutti adeguatamente diretti contribuiscono al risultato finale in maniera differente.

Nel libro Stoking Your Innovation Bonfire, Braden Kelly individua 9 diversi tipologie di innovatore.