I diversi tipi di innovatore

Quando si parla di innovazione in moltissimi casi si riscontra che è il mix di persone diverse che interpretano ruoli diversi a generare i risultati migliori. Nella maggior parte dei casi una realtà organizzativa è composta da diverse personalità, ognuna con le proprie passioni, abilità e potenzialità. Il trucco risiede nel riconoscere quali sono le persone più adatte per ricoprire un determinato ruolo. L’innovazione, infatti, può essere vista come uno sport di squadra in cui tutti adeguatamente diretti contribuiscono al risultato finale in maniera differente.

Nel libro Stoking Your Innovation Bonfire, Braden Kelly individua 9 diversi tipologie di innovatore.

I temi "caldi" dell'innovazione: principali risultati dell'annuale IfM Briefing Day Cambridge

radar rosso

Lo scorso 11 Maggio a Cambridge si è tenuto l’annuale Briefing Day dell’Institute for Manufacturing dell’Università di Cambridge.

La giornata è una lunga sessione interattiva rivolta alle imprese in cui l’IfM presenta il proprio operato: vengono illustrati i progetti appena conclusi, quelli in avvio, casi pratici di applicazione in azienda dei modelli strumenti e metodi sviluppati dall’università.

Strategie&Innovazione, che collabora con IfM dal 2008 sui temi dell’innovazione tecnologica, era presente e parte attiva su alcuni temi in particolare:

Il contesto fuori e dentro di sé: il punto di partenza per una nuova leadership

newsletter marzo

Ciò che viene richiesto ad un leader di un’organizzazione è la capacità di sviluppare una visione e di individuare la strada migliore per perseguirla, conducendo il gruppo di lavoro verso gli obiettivi attraverso la motivazione. Come ogni altro condottiero il leader di un’azienda definisce la sua modalità di conduzione in funzione del contesto, scegliendo la propria strategia in base alle opportunità e ai rischi che l’ambiente esterno presenta.

Il Design Thinking per stimolare il pensiero creativo in azienda

360 to innovate

Si sente parlare molto di Design Thinking (d'ora in poi, DT), un modello di gestione aziendale innovativo in grado di trattare problemi complessi attraverso metodi e strumenti che s'ispirano a quelli adottati dai designer per lo sviluppo creativo.

A coniare il termine DT è stato il professore d’ingegneria della Stanford University, Rolf Faste, negli anni '80 ma la prima applicazione per scopi manageriali risale agli anni 2000, sempre in California da parte del professor David Kelley. Da diversi anni il DT è sbarcato anche in Europa, dapprima in Germania, Regno Unito e Olanda e più di recente anche in Francia, Spagna e Italia.

Applicare il DT significa utilizzare una mentalità diversa per la risoluzione dei problemi: il punto chiave è il cliente ed è proprio dai suoi bisogni che si deve partire per generare idee e valore da trasferire nel prodotto o servizio.

Il fallimento e l’innovazione: gemelli inseparabili?

immagine per newsletter novembre

Nel 2016 Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon, nella sua lettera annuale agli azionisti scrisse un vero e proprio elogio del fallimento: “Il fallimento e l’innovazione sono gemelli inseparabili. Per innovare bisogna sperimentare e se si sa in anticipo che le cose andranno bene non è una vera sperimentazione”.

Il lato umano dell'innovazione

EZ KMR2018

Anche quest'anno durante il workshop "Gestire e misurare l'innovazione" abbiamo trattato il lato umano dell'innovazione, insieme al collega Fabrizio D'Eredità di Egon Zehnder, cercando d'identificare insieme ai partecipanti quali sono gli elementi che inibiscono l'innovazione in azienda. Se il rischio frena l'innovazione, è anche vero che la paura del giudizio e del fallimento, associate molto spesso alla mancanza di sistemi incentivanti e premianti, portano a una resistenza delle persone a esporsi e presentare le proprie idee.

Il Modello dei 7 criteri in azione

Lo scorso 2 aprile si è tenuto a Milano un incontro per approfondire il Modello dei 7 criteri, messo a punto da Strategie&Innovazione e applicato con successo già da diverse aziende per selezionare e valorizzare le idee innovative.

Virna Motta, responsabile della gestione dell'Osservatorio "Gestire e misurare l'innovazione", attivato qualche anno fa da Strategie&Innovazione e collegato all'evento annuale sul tema (previsto per quest'anno il 9 ottobre), ha introdotto i partecipanti alla conoscenza del Modello che permette di valutare nel modo più oggettivo possibile la bontà di un'idea innovativa e la sua collocazione all'interno del portafoglio strategico dell'azienda. Punti chiave: il potenziale di sviluppo dell'idea e il riferimento a KPI misurabili.

Il modello di Business della tua azienda aiuta l’Innovazione?

Spesso ci si chiede come sviluppare una cultura innovativa. Questo articolo mette in luce come il modello di business che l’azienda sceglie di perseguire sia un ottimo strumento per permettere all’innovazione di permeare l’azienda.

Il modello di business è ciò che detta l’esecuzione della strategia e spesso trova barriere culturali che non permettono di attuare tutto quello che il piano prevede. Ma il management ha a disposizione alcune leve per ribaltare la situazione: “sfruttare” quindi la cultura aziendale a favore dello sviluppo del piano di business che si è deciso di sviluppare è più facile di quanto si possa pensare.

The question we asked was: How do you make an innovation focus work inside of an existing business model or models?

The answer:  By merging “culture rules” with “business model.”

Il paradosso dell'innovazione nelle PMI

QuaderniMulino

Abbiamo recentemente partecipato, insieme a LIUC, alla stesura del contributo “I modelli di innovazione delle piccole e medie imprese”, inserito nella pubblicazione de Il Mulino “Le PMI nel new normal: innovazione e agilità”. Un progetto davvero interessante che approfondisce l’evoluzione istituzionale e manageriale delle PMI sotto diversi punti di vista: il ruolo della proprietà familiare, il contributo del private equity, le attività core della catena del valore (operations, lean, tecnologie 4.0, processi d’innovazione), considerando anche temi legati all’intelligenza artificiale e all’economia circolare.

L’analisi empirica, che ha coinvolto 40 PMI, appartenenti a settori caratterizzati da differente intensità tecnologica, ha cercato di studiare il livello di adozione del funneldell’innovazione nelle PMI, facendo emergere i loro modelli e processi.

È possibile definire un modello del processo d’innovazione specificamente dedicato alle PMI? Quali elementi distintivi lo caratterizzano?

Il ruolo dell'Innovation Leader per promuovere l'innovazione in azienda

EZ2

Lo scorso 4 ottobre nel corso di "Gestire e misurare innovazione 2017" sono stati presentati i risultati della ricerca, svolta da Egon Zehnder, sul ruolo dell'Innovation Leader: la rilevazione, di tipo qualitativo, ha coinvolto circa 100 partecipanti di diverse aziende nei settori più variegati, in ambito sia consumer che business (beni di largo consumo, IT, telecomunicazioni, finanza ecc).

Quali sono le maggiori sfide per l'Innovation Leader?

Il segreto per innovare? Fare poche riunioni

Cosa spinge le imprese a complicarsi? La complessità.

Una ricerca di Institute for Organization ha rilevato che i manager delle grandi aziende passano più del 40% delle proprie ore lavorative a scrivere report e tra il 30% e il 60% a fare riunioni di coordinamento. Si è rilevato che questa situazione contribuisce all’alienazione delle persone e alla proliferazione di procedure intermedie, rendendo difficoltoso collaborare. Tutto questo difficilmente può favorire un clima innovativo.

In partenza il gruppo di lavoro sull'innovazione 2019-2020!

Da 5 anni accompagniamo le aziende in un percorso itinerante e multidisciplinare, dedicato alla riflessione sulle fasi, gli strumenti e i metodi del processo d’innovazione. Ci piace definirlo un vero e proprio Gruppo di Lavoro. Il percorso affronterà nell’arco di 5 incontri ognuno dei pilastri del modello d’innovazione proposto da Strategie & Innovazione.

Gli incontri che si svolgeranno ognuno in una sede diversa, a seconda dell'azienda ospitante che in quell'occasione proporrà la visita ad alcuni spazi aziendali d'interesse per l'innovazione. La scorsa edizione i partecipanti hanno avuto l'occasione di visitare l'impianto di Ferrara di LyondellBasell, le sedi di Epta Refrigeration e Radici, i laboratori di Pelliconi e lo stabilimento produttivo di Mutti.

In partenza un nuovo bando per promuovere la formazione in azienda

Strategie & Innovazione crede nell'importanza della formazione per la crescita delle persone in azienda e condivide il pensiero del neo Presidente di Fondimpresa, il Fondo interprofessionale per la formazione continua, riportato su Il Sole 24 Ore: le imprese che crescono di più sono innovative e formano in modo sistematico il proprio personale, seguendo percorsi di crescita professionale e carriera. Questo vale ancora di più per le piccole e medie imprese che devono essere all'avanguardia per rimanere sul mercato.

A tale scopo, ricordiamo a chi fosse interessato che a partire dal mese di giugno sarà attivo il secondo bando di Fondimpresa per il 2017, che mette a disposizione 10 milioni di euro per la concessione di contributi a favore delle imprese aderenti di minori dimensioni.

Alcune aziende hanno già aderito in passato e con loro abbiamo svolto un percorso formativo ad hoc sui temi dell'innovazione e dell'analisi competitiva.

In visita alla Fabbrica dell’Innovazione di Saipem

Nell’ambito del progetto dei Gruppi di Lavoro organizzati da Strategie&Innovazione al termine della giornata “Gestire e misurare l’innovazione” tenutasi lo scorso ottobre la scorsa settimana siamo stati ospiti di Saipem (una delle aziende che ha aderito al progetto).

Abbiamo visitato la Fabbrica dell’Innovazione, un nuovo “incubatore di idee”, presso la sede aziendale di San Donato Milanese (Mi),  nato con l’obiettivo di ripensare le modalità e i tempi attraverso i quali si ottiene l’innovazione, anche in un settore consolidato come l’oil&gas ma in profondo cambiamento.

La Fabbrica dell’Innovazione è costituita da una squadra cross-funzionale di giovani, con età media di 30 anni, provenienti da diversi ambiti di lavoro, tutti selezionati in base alla loro propensione all’innovazione, alla creatività e alla collaborazione.

Incontra S&I a ISPIM, una delle più importanti conferenze europee sull’innovazione

ispim Florence 2019

Dal 16 al 19 giugno si svolgerà a Firenze la conferenza annuale di ISPIM (International Society for Professional Innovation Management), associazione nella quale Strategie&Innovazione è parte attiva già da diversi anni.

Un evento di carattere internazionale dove professionisti dell’innovazione e ricercatori avranno l'occasione di discutere e confrontarsi sulle questioni più calde relative alla gestione dell’innovazione: sono attesi circa 550 professionisti dell’innovazione, con 50 Paesi rappresentati, oltre 250 presentazioni con approfondimenti sulla gestione dell’innovazione dell’industria e della ricerca, più di 25 workshop interattivi cui partecipare, oltre a eventi di socializzazione e networking. Tra i principali relatori, Alex Osterwalder, co-fondatore di Strategyzer, ideatore del Business Model Canvas e Luigi Dei, Rettore dell’Università di Firenze.

Anche Virna Motta di Strategie&Innovazione porterà il suo contributo sul tema dell'Open Innovation, con un caso pratico "The experience of an intermediary: Intercos case study", realizzato in collaborazione con la nota azienda produttrice di cosmetici a livello mondiale.

Innovare e creare valore oltre la filiera - Strategie in Azione 10/2023

SintesiKMR23 testimonianze

 

Ieri l'ottava edizione del workshop "Gestire e misurare l'innovazione” sul tema “Innovare e creare valore oltre la filiera”, che si è aperta con il saluto di benvenuto dell'astrofisica Ersilia Vaudo, Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea
 
Il termine “oltre”, parola chiave e filo conduttore della giornata, prevede la messa in discussione (e l’eventuale abbandono) delle proprie certezze verso la contaminazione di idee. Indispensabili, per innovare e andare “oltre”, la passione, forza traente della curiosità, e la capacità di definire e superare la nostra barriera verso l’”impossibile”, esponendoci a cambiamenti di prospettiva, anche radicali.